Il
modello perequativo sviluppato nel presente lavoro è stato
costruito per la determinazione di un indice di edificabilità
territoriale correlato alle caratteristiche giuridico-urbanistiche
dell'area da riqualificare ma anche, mediante l'analisi finanziaria
dei ricavi e dei costi e sul tema delle politiche urbanistiche,
dell'intervento, alle prospettive della domanda locale del
prodotto edilizio realizzabile al sistema dei prezzi, alle
prestazioni- in termini di opere, di suoli e di oneri di urbanizzazione-
definite a carico del soggetto privato partecipe dell'iniziativa.
La
nuova proposta di riforma della legge nazionale urbanistica,
approvata dal Consiglio direttivo dell'INU nel novembre 1997,
afferma chi i regimi di trasformazione degli immobili e quindi
delle aree devono essere in ogni caso regolati attraverso
tre strumenti tra loro coordinati: la perequazione urbanistica
ovunque possibile, l'esproprio quando è indispensabile, la
fiscalità immobiliare a livello locale.
Il
testo spiega che ai fini della diffusione del principio e
della prassi della perequazione urbanistica la legge di riforma
deve fissare i criteri generali curando che nell'ambito delle
aree di nuova edificazione la perequazione avvenga "verso
il basso" con indici cioè di edificabilità moderata.
Nel volume è presentata nella prima parte la costruzione
del modello, nella seconda parte invece la possibilità della
sua applicazione
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